Fabrizio de Andrè (image from http://www.vanityfair.it/viaggi-traveller) |
Ieri è stata la 14 volta che Faber se n'è andato.
Ogni volta, capita così, arriva un giorno che anche lui si stanca e se ne va.
La prima volta è successo l'11 gennaio di 14 anni fa.
Da allora, ogni volta che, inesorabile, arriva l'11 gennaio, lui, stanco, si distende e se ne va.
Noi lo cerchiamo.
Proviamo a richiamarlo fra noi.
Invochiamo.
E poi alla fine ci abituiamo alla sua assenza.
Capita così da 14 anni.
Per ricordarlo almeno ancora un pò, ecco, ho trovato su internet questo suo concerto.
Occorre ringraziare.
Lui.
I suoi amici.
La sua memoria.
Youtube.
Grazie a te Piero per averlo ricordato. Questo grande amico, questo fratello maggiore che mi ha fatto crescere. Esagero? Forse...ma per me è così. E oggi lo riascolto per colmare l'assenza fisica, ma non quella dell'anima che rimane viva e pulsante, nella sua musica e nelle sue parole.
RispondiEliminaCiao, un abbraccio
Per fortuna poi però torna sempre con la sua musica a scuoterci....
RispondiEliminaGrazie grande Faber e grazie a te che lo hai riportato qui con quel suo splendido concerto!!!!
Grazie a voi, care amiche.
RispondiEliminaFaber era un gigante.
Un fratello maggiore, dici bene, cara Patrizia.
Ci manca.
Che dire altro?
Io provo a fare ... gli esorcismi, a richiamarlo in mezzo a noi.
E lui viene volentieri...
Sta un poco, ma poi sempre se ne deve andare...
Ci dobbiamo accontentare; contro certe cose non si può lottare.
Ci dobbiamo accontentare dei brevi esorcismi della memoria.
Va bene anche così.
Un abbraccio.
Piero