3 mag 2013

BELLEZZA




Di lungi partìi e ti venni a cercare.
In me fedele speranza è l'esser tuo.
e incrollabile, eterno il desìo d'averti.

Ingannato, m'aggrappai a un'ombra
e ai tuoi fantasmi vani e brancolanti.

Pensavo averti a me forte avvinto,
amore, ma prenderti non seppi mai.

Bellezza, bellezza, zucchero e miele
tuo schiavo, a te, tu, m'hai reso eterno.

Ma tu non mi legasti a catena corta
e pel mondo io mi meno, felice pazzo.

Segni di te lasciasti, tenui indizi tuoi,
presenze occulte, aliti e forme vaghe.

E io, di te m'asseto e ti cerco, Vergine.
L'evanescente anima tua s'è mutata
in lampo o è solo l'illusione a passare?

7 commenti:

  1. Patrizia scrive:
    04/05/2013 alle 9:54 AM (Modifica)
    Hai ragione Piero, la bellezza è qualcosa di così misterioso…
    Abbiamo creato canoni universali, per tentare di imprigionarla e forse anche per un estremo tentativo di averla sempre con noi, definita, certa. Non credo che ci siamo riusciti (e io oso dire…per fortuna). Ognuno di noi ha i propri e si lascia ammaliare da attimi diversi, da cose diverse. Perchè la verità forse. è che la bellezza ha mille volti, mille consistenze, mille sguardi, ma un’unica anima, che è quella che ci lascia sopraffatti d’emozione e ci attira nel desiderio di cercarla sempre, in un’eterna sete mai appagata.

    Particolare questo tua poesia, forse il linguaggio dal sapore antico, o la morbidezza del ritmo, non so…ma la trovo più leggera, non so come dire…
    Se posso darti una mia opinione (magari te l’ho già detto, sai com’è…qualche botta d’arteriosclerosi può esserci
    lascia uscire più spesso il tuo lato più “femminile”, Non averne timore.
    Un grande abbraccio

    P,S. bellissimo il video!

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  2. pierperrone scrive:
    04/05/2013 alle 11:14 AM (Modifica)
    Mia cara Patrizia,
    devo risolvere il problema dei commenti di là. E’ troppo importante per me.

    Intanto, tu ci sei sempre, e questo per me conta assai.

    La bellezza.
    Si, è un fantasma che ci sfugge, un’ombra di cui siamo innamorati, una dea, o un dio, come vuoi, che vorremmo legare al nostro fianco.
    Per questa ragione – anche se in questa poesia non ci sono entrati – mi piace l’antica mitologia. Personificare questi fantasmi ce li rende fisici, ci permette di corteggiarli, abbracciarli, accarezzarli, baciarli… amarli.
    Quanti amori noi umani abbiamo sognato di infuocare con quegli oscuri agitatori dei nostri desideri…
    Alle volte – lo sai che mi perdo sognando mentre me ne vado in giro passeggiando – alle volte mi esplode dentro il desiderio di abbracciare uno di quegli dei che mi vedo venire incontro, o che intravedo sul treno, in metro, seminascosto in un angolo, in disparte, superiore e indifferente alle nostre umanità fragili.
    Mi esplode il cuore e mi arde il corpo. E’ desiderio, si. Ma desiderio buono, credimi, niente di immorale, spero, almeno. Anche se il desiderio è sempre un poco immorale. Perchè, al fianco suo, sempre, inesorabile, cammina un drappello d’armigeri severi, di sentinelle vigili che ti impongono il chi va là, l’alt, la resa.
    Sono le due facce del desiderio.
    L’ardore e la resa.
    Questo, almeno per quel desiderio che si lega alla Bellezza.
    Esiste poi il desiderio che si lega all’Amore.
    E’ un altro fantasma.
    Diverso, no?
    E non sempre viaggia in compagnia, non sempre è altero e solitario, non sempre cieco, sordo e insensibile…
    Ma qui lui non c’entra…

    Il mio lato femminile.
    Bella definizione, amica mia.
    Mi piace, ma è un lato… diciamo che non riesco a controllarlo benissimo.
    Neanche quell’altro, intendimi, il fratello allo specchio.
    Ruoli che divisi sembrano chiari, come sembra definitiva la distanza fra il bianco ed il nero, il buio e la luce…
    Eppure quanta complicità fra i due.
    Dall’uno nasce l’altro.
    Senza l’uno l’altro neanche potrebbe dirsi di esistere…
    Ma, io, abitante di un lato della luna, fatico a riconoscere gli abitanti dell’altro lato.
    O, per riconoscerli, devo vestirli, o svestirli, se preferisci, in questo modo di dire, di abiti e forme estremamente schematizzati.
    Tanto che senza di quelli, abiti e forme, mi diventa difficile.

    Ma, come vedo, alle volte, quel lato “oscuro”, passami il termine, riesce a predominare la scena.
    E, come mi dici, è bello.
    Grazie.
    Credimi, questo, se non me lo dici, come amica sincera, io non riesco a vederlo.
    Il tuo “mi piace” è più di un gradimento.
    E’ una “rivelazione”.
    Grazie, quindi, non è gratitudine, ma meraviglia.

    Un bacio.
    Piero

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  3. Ciao Piero, come comprendo il tuo essere innamorato costantemente di tutto ciò che è bello e femminile.

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  4. PS: mi son ricordato che ho anche un account google :)

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  5. Beh, benvenuto di qua, carissimo Paolo.
    Adesso devo risolvere il problema di Patrizia, che non riesce più a commentare qua sopra.
    Per me, la pagina deve essere viva, i vostri saluti, gradimenti, critiche, commenti, sono nutrimento vitale.

    Per quanto riguarda la bellezza e la femminilità dico - senza aggiungere troppo a quanto ho già allungato - che la femminilità è un'incarnazione della bellezza.
    Ma la parola femminilità devi intenderla in senso più largo che solo riferito al piano delle donne.
    Direi cosi: femminile, per me, è la carnosità di un fiore, che ha qualcosa della carnosità di un seno e delle linee curve di un corpo femminile. Ma come in un fiore, anche in un volto maschile, ci trovo, a volte, la stessa carnosa bellezza.
    Ma, bada, non faccio outing, Paolì.
    Ma sono sicuro di dire cose che ogni cuore non pregiudizioso (neologismo) può sentire.
    Cose, che ogni donna può sentire.
    E sono sicuro che una donna ha meno pregiudizi di un uomo, ha uno sguardo più puro, un cuore più innocente.

    Adesso ti saluto.
    Un abbraccio.
    Piero

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  6. Non volermene Piero, ma dopo aver visto le foto, la tua poesia non mi ha colpito, secondo me sei riuscito a catturare l'idea di bellezza pienamente con le immagini, dopo il video ero già sazia, non ci stava più neanche il caffe :)
    Ciao

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  7. Grazie, Paolè, ma che volertene.
    Si, i colori e la bellezza delle foto mi bastano davvero.
    Un abbraccio
    Piero

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