15 giu 2013

A MOOD

Mark KOSTABI - MOOD WITH A WIEW


Soffia piano 
il respiro ...
dentro ...
fuori ...
dentro ...
fuori ...

Batte calmo
il cuore ...
vita ...
morte ...
vita ...
morte ...

Fiata lento
il tempo ...
mio ...
tuo ...
mio ...
tuo ...

Sale dolce
il seno ...
vicino ...
lontano ...
vicino ...
lontano ...


Soffia piano 
il vento ...
fresco ...
caldo ...
fresco ...
caldo ...

Batte calmo
il mare ...
onda ...
scoglio ...
onda ...
scoglio ...

Fiata lento
il cielo ...
giorno ...
notte ...
giorno ...
notte ...

Sale dolce
il pianto ...
sale ...
scende ...
sale ...
scende ...


2 commenti:

  1. Poesia serena questa, almeno così la sento... questa calma, questa lentezza che la pervadono, verso dopo verso...Anche nella lettura non si puo fare ameno di seguire questo ritmo "vitale". E' bella. Come un balsamo rinfrescante per l'anima. E quel pianto finale non lo sento come un pianto di dolore o di tristezza. No, è quel pianto che sale agli occhi nei momenti in cui lo stato di benessere e di serenità interiore si fa così intenso, che la nostra anima non può fare a meno di esprimerlo con qualcosa di visibile. Ed ecco le lacrime che nascono lentamente e dolcemente ci rigano il viso.
    Poesia della vita che scorre, e quel pianto forse ha una seconda lettura: l'accettazione di questa ineluttabile realtà: la vita che passa, il tempo che si consuma, Una realtà che fa male certo, ma coglierla nella meraviglia e nella dolcezza di quei dettagli che hai descritto, la rende meno dolorosa, la riconduce a quel circolo naturale togliendole l'alone di paura.
    Comunque e qualunque siano le emozioni che hanno guidato la tua mano a scrivere questi versi, io ci sento essenzialmente, quello che ti ho detto all'inizio: una grande serenità.

    Io forse sono stata "trascinata" nel sentirla in questo modo, ora che i nuvoloni sembrano passati e mi sento così felice! Leggerla è stato davvero come un balsamo per l'anima. Grazie quindi caro amico, aldilà delle tue intenzioni poetiche, hai sigillato il passaggio di questo mio momento difficile con parole che ho sentito davvero dentro l'anima.
    Un bacio

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  2. Cara Patrizia, grazie a te.
    Il tuo bacio è il più bello, perchè è quello che annuncia il sereno che sembra essere giunto, dopo questa lunga stagione di nuvoloni...
    Beh, sono cose che lasciano il segno, segni belli, amica mia.
    Ed io ti stringo forte forte con un abbraccio affettuoso che ti stritola!
    Ma è puro affetto, non può far male.

    La poesia.
    E', vorrebbe essere, la vita.
    Nelle sue immense vastità.
    Spazi che congiungono le sponde dell'opposto.
    Siamo, quando siamo vivi, così immensi, così spaziosi, così grandi, così aperti, che siamo tutto e niente, bene e male, cielo e terra, vita e morte, eccetera eccetera.
    E non è forse questo uno spettacolo sublime, commovente?
    Quel pianto è questa commozione.
    Gioia infinita e dolore immenso.
    E' un pianto che appartiene alla vita.
    E' un pianto che congiunge le sponde opposte.
    Come solo certe lacrime dolci sanno fare.
    E' così.
    No, amica mia?
    Tu lo hai sentito, non bastava una sola sponda per arginare quel pianto. Ne servivano due.
    E il tuo sentire lo ha sentito.

    Un bacio.

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